Zucchero sintattico (Syntactic sugar) è un termine coniato dall'informatico inglese Peter J. Landin per definire costrutti sintattici di un linguaggio di programmazione che non hanno effetto sulla funzionalità del linguaggio, ma ne rendono più facile ("dolce") l'uso per gli esseri umani. I programmatori hanno così un modo alternativo di scrivere il codice che spesso è più pratico e produttivo, e genera programmi più facili da leggere e mantenere. Per contro il syntactic sugar non ha effetto sull'espressività del formalismo del linguaggio, né implementa nuove funzionalità.
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