E' notte. Sono in un paese ignoto, che probabilmente non è molto avanzato per quanto riguarda la tecnologia. Le strade lastricate mi ricordano Gombitelli o un qualche altro posto sperduto tra le colline.
Io sono insieme a Giulia, Alfredo e Matteo. Siamo tutti e quattro vestiti di bianco e blu, e ricordiamo tanto dei crociati medioevali finlandesi. Boh. Non cercate su google l'abbigliamento di un crociato medioevale finlandese, non credo che ci sia. Non so nemmeno se esistono i crociati finlandesi. Ad ogni modo, siamo vestiti con delle tuniche: bianche attraversate da strisce blu.
La nostra missione è semplice: andare alle porte degli edifici di quel paesino, bussare, e poi distruggere la porta. Lo abbiamo appena fatto con una in legno, quando sentiamo dei rumori. Ecco che arriva un'altra squadra di distruttori di porte. E' chiaro che è un'altra squadra: hanno delle divise con colori diversi. L'unica persona che conosco di quell'altra squadra è una certa E.P. (non scrivo il nome completo per questioni di privacy e perché non vorrei mai che sapesse che l'ho sognata!), con cui non ho mai avuto confidenza, e che non vedo da anni, credo. Non ce l'ho nemmeno come amica su facebook, per dire - e questo è indicativo, visto che notoriamente su facebook si hanno i contatti di cani e porci.
Beh, 'sta E.P. si avvicina e mi chiede, molto timidamente: "Ci vieni con me?". Una proposta indecente, era chiaro! Ma io nel sogno le dico di no, per qualche motivo. Lei raggiunge i compagni di squadra e vedo che le sue amiche ridacchiano, ma lei è dispiaciuta.
Allora, mosso dalla pietà, le urlo "No dai, ci ho ripensato!", ma lei a quel punto mi dice che "ormai è troppo tardi". Mi sembra che a questo punto il sogno finisse.
Etichette: Sogni