Caro Luglio,
ciao. Chi ti scrive è un ragazzo che è sempre stato più o meno educato. Rispettoso, come scrivevano sulle pagelle alle elementari. Non ce l'ho mai avuta con i mesi dell'anno. Forse con Novembre, ma solo dopo il bombardamento mediatico di Giusy Ferreri. Ma sicuramente mai con te, Luglio. Anzi: da piccolo io e i miei genitori andavamo sempre in vacanza a Luglio, perché era l'unico mese in cui potevano prendere le ferie. Ecco, vedi?
Caro Luglio,
voglio impegnarmi seriamente nella promessa che ti faccio. Io ti adoro, Luglio mio, e ti prometto che farò il bravo. Studierò e darò gli esami; dopo cena mi occuperò di sparecchiare; darò anche l'aspirapolvere, pensa. Cercherò di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, di pensare a oggi come se non ci fosse un domani, e tutte le altre frasine che si trovano dentro i cioccolatini (o su facebook, che più o meno ha lo stesso potere di banalizzare ogni cosa, ma non ha il cioccolatino da mangiare, quindi è ancora peggio).
Caro Luglio,
dopo questa sentita premessa, non posso evitare di dirti che sarebbe cosa estremamente apprezzata se tu fossi almeno un pelino ino ino più gradevole del mese precedente.
Con tanto affetto,
tuo Ale
P.S. Allego una fotografia con delle albicocche. Non si sa mai.
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