Stamani ho ricevuto un sms che mi ha fatto pensare a una canzone. Una canzone epica, che secondo me e secondo tutti i critici di musica di nicchia non ha ricevuto un riconoscimento adeguato dalla comunità pop. Sì, sto parlando di Ma dai di Andrea Cardillo (e chi è?) e Valeria Non-mi-ricordo-il-cognome.
Stamani ho riflettuto molto, e sono arrivato alla conclusione che questa canzone ha due grandi meriti: il primo è quello di insegnare ai ragazzini che "su" non vuole l'accento. Okay? La u accentata è di "giù", non di "su". La seconda grande caratteristica è l'elevato coefficiente di nonsenso di questa canzone. Proprio di questo vorrei parlare in questo post. Tralasciando la struttura sintattica, concentriamoci sulla semantica del testo.
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
(mh. E fin qui... Comunque su "sì" ci vorrebbe l'accento eh! Bimbi, prendete nota)
Mora con gli occhi di velluto
(di velluto?!)
non l'avessi mai incontrata
gambe più lunghe di un'autostrada ahi, che pugnalata!
(Mi sono perso qualcosa: stavi parlando delle gambe e ti pugnalano?)
Donna più bella dell'amore promessa calda che viene e va
Accidenti, peccato che non si lasci andare
Accidenti, peccato che non si lasci amare
(Innanzitutto non si capisce dov'è finito il pugnalatore. Ma diamo fiducia al testo, magari ricompare più in là.
Immaginate come si deve essere sentito potente il Cardillo quando gli è venuta in mente la rima andare/amare!)
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
(gli interventi della tipa sono sempre pieni di un'intensa carica espressiva)
Una valanga di messaggini dai, fai una telefonata!
(ma... E CHIAMALA TU!)
scrivimi quando ti vedo davvero non autofotografata
Che rompimento la virtualità
(Riflessione sulla società moderna schiava delle tecnologie. Quanto sei profondo Cardy!)
Ah, ma dice che verrà!
(Ambiguità. Quanto sei ermetico Cardy!)
Vuoi vedere che questa volta si lascia andare
Vuoi vedere che questa volta si potrà fare
("Olé. N'artra rima. Ao, ma so' propio mitico oh!")
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
S'era spogliata e si è rivestita accidenti che bastonata!
(ma non c'hai raccontato la parte più divertente!!!)
Mi ha chiesto scusa ed è ritornata dice
non mi basta una serata, per me l'amore è tutta la vita, mi sembri uno che
prende e va ...ma no, ma si, ma su, ma dai ma no, ma si, ma su, ma dai...
(Attenti perché adesso si tocca l'apice del no sense. La musica mondiale non è mai arrivata a tanto)
E sono rimasto lì con gli addominali
E sono rimasto lì con gli addominali
(?????????????????????????????????????????????????????
?????????????????????????????????????????????????????
?????????????????????????????????????????????????????)
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Purtroppo donne, donne, donne
(tududu, amiche di sempre...)
ragazze oppure nonne
(Ecco, qui la rima ti poteva venire meglio...)
non possiamo fare a meno delle vostre gonne tutta la vita!
(ORA SONO SENZA PAROLE.)
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Tutta la vita! Purtroppo donne, donne, donne
ragazze oppure nonne
non possiamo fare a meno delle vostre gonne tutta la vita!
(Non ci credo. L'ha detto di nuovo!)
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Ma no, ma si, ma su, ma dai
Tutta la vita!
(E spegnendo lo stereo, non ci rimane che pensare che la pugnalata lo abbia fatto morire dissanguato)