Al Polo Fibonacci c'è un bagno che è sia per maschi che per femmine. Quel bagno, cioè una stanza adibita all'espletamento delle proprie funzioni corporee, costituisce la prova che i due sessi possono condividere ogni cosa in maniera pseudo pacifica, come per esempio succede nella comunità dei bonobo.
Ma lasciamo perdere le considerazioni sociozoologiche. Circa un mese fa, ero al Polo Fibonacci che studiavo, come al solito, quando sento il bisogno di fare pipì, un bisogno che capita spesso ai comuni esseri umani, e pertanto anche a me. Sicché entro nel bagno suddetto, chiudo e provvedo ad eliminare il liquido urinale il quale esercitava una fastidiosa pressione sulle pareti del mio organo vescicale.
Al termine della minzione, faccio per aprire la porta, ma la maniglia mi rimane in mano.
Houston, abbiamo un problema.
Ma Houston,
stavolta, non c'era. Mi rimaneva un'unica cosa razionale e ponderata:
gridare. Alché mi setto sul tono di voce più drammatico di cui sono in grado e inizio a proferire cose come OHHH ME TAPINO, SONO RIMASTO CHIUSO DENTRO, QUALCUNO MI AIUTI! MORIRÒ, MORIRÒ!
Finalmente sento un rumore di passi. "Grazie!!!" esclamo a colei che mi apre, una ragazza dall'aria molto divertita che probabilmente passa le serate ad eseguire fellatio a un cavallo.
Non c'è una vera morale per questo post. Il mio obiettivo sarebbe rivalutare la figura dello sfigato per renderlo simpatico, ma almeno per stavolta ho fallito: non sono uscito dal bagno diabolico con l'espressione spavalda con cui sarebbe uscito qualsiasi figo. Anzi, ero in stato confusionario, neanche dopo tre mesi di sequestro in Iraq.
Beh, diciamo però che sono ancora vivo.
( Proprio come l'equipaggio dell'Apollo 13! )
Roba da sfigati
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