Il fatto è che la mia mamma dice che ho la testa tra le nuvole che poi non è un’affermazione così distante dalla verità ma non è detto che ciò sia per forza un male, io penso, no?
Insomma, è sempre la stessa storia: chi decide cosa è bene e cosa è male. Nemmeno la prima trilogia su Spiderman è riuscita a rispondere a questa domanda e adesso che il giudice Santi Licheri è morto e che quindi abbiamo perso ogni punto di riferimento nessuno può dire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Io no di certo, tu no di certo, e sinceramente nutro profondi dubbi anche sulla mia mamma, io penso, no?
La mia mamma dice che ho la testa tra le nuvole e non sono portato per le cose pratiche, come invece è tremendamente portata mia sorella (che farà Medicina e già cucina dei cupcake che ammazzerebbero di gioia quel cuoco che urla sempre sui canali satellitari), e io mia sorella la amo alla follia (sì, anche per i cupcake di cui sopra) e stavolta vorrei essere io a prendere lei come esempio. Si può imparare da tutti, io penso, no?
Quindi il programma è concentrarsi sulle cose pratiche che sono quelle che fanno andare avanti il mondo. Iniziando ovviamente dall’abc, perché io vivo sulle nuvole e devo proprio partire dalle fondamenta stesse della praticità. Ho stilato un piccolo elenco di cose pratiche che devo imparare a fare, che comprende il piegare decentemente il coprimaterasso che sarebbe quell’odioso lenzuolo con i becchi tondi, il togliere il ghiaccio dai cocktail con la cannuccia cercando di perdere il minimo quantitativo alcolico, il capire in quale direzione va tagliata la mozzarella per non sfibrarla, l’avvicinarsi il più possibile al casello dell’autostrada per afferrare il biglietto senza stirarsi i muscoli, e tante altre piccole cose pratiche davvero deliziosissime.
Penso che comincerò immediatamente, magari dal punto sul coprimaterasso che sono sicuro richiederà un notevole sforzo e l’utilizzo dell’area del mio cervello dedicata alle figure geometriche, magari prima finisco di scrivere questa cosa. Così respiro per un altro pochino. Perché io tra le nuvole ci sto bene, e lo so che sulle nuvole non c’è lavoro e che i coprimaterassi non si piegano da soli, ma è che quassù io sono felice, e certo che tutti dicono che è sbagliato, ma chi decide cosa è giusto e cosa è sbagliato?, e soprattutto chi è che ha detto che essere felice è sbagliato?, perché non mi sembra una cosa molto intelligente da dire, io penso, no?
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[ articolo pubblicato originariamente su
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