Era venerdì sera, e io avevo due ore di tempo prima che i miei amici mi venissero a prendere per portarmi a vivere la notte. Ho sempre voluto dirla, 'sta cosa del vivere la notte, fa così tanto pubblicità di una birra a target giovanile.
Avrei potuto impiegare il tempo in milioni di modi socialmente utili. Andare avanti con la tesi, leggere un saggio russo, sgranare i fagioli.
E invece mi sono connesso a twitter.
Sì, su twitter sono simpatico come una chiave inglese su per il naso. È che mi devo adeguare agli standard di snobbismo, capite. Comunque, non contento di aver già perso abbastanza tempo, dopo poco pubblico un secondo tweet. E poi un terzo.
Tralasciando la mia ironia indubbiamente meritevole di una testata ben assestata, la cosa interessante è che i miei follower iniziano a rispondermi.
Dopo che Michela mi fa vedere un estratto di Friends in cui Ross viene sputtanato per i suoi pantaloni di pelle, rinuncio definitivamente all'idea di indossarli. Tra l'altro
ne avevo già parlato qui dei miei skinny di pelle, e del fatto che sono
praticamente impossibili da togliere da sobrio. Comunque, mi viene in mente un'idea GENIALE.
La risposta del popolo di twitter è entusiasta. Neanche a X Factor votano così in tanti.
In preda al panico per la marea di pareri ricevuti, decido di chiamare il mio amico Ciuffo per un'ultima, definitiva consulenza. E ovviamente twitto il responso.
. . .
Grazie a micaMichela posso finalmente farmi una bimbominkiosissima foto nel bagno e soddisfare il mio ego. Ho aspettato questo momento da secoli.
Ed è così che ho scoperto a cosa serve twitter: a NIENTE. Però devo ammettere che, a volte, riesci ad ottenere qualche soddisfazione...
Adesso mi sento definitivamente arrivato.
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