Scrivo questo post ora che non devo passare il mio tempo a staggarmi da quelle ottocentomila foto di facebook con l'alberello, la scritta auguri, il bimbo che ride con il berretto di Babbo Natale, foto in cui sarò inserito insieme ad altri settanta miliardi di vostri amici a me sconosciuti. Lancio un CONTEST NATALIZIO: quest'anno non usate le classiche foto, siate creativi, originali, ironici. Taggate responsabilmente.
Scrivo questo post a tema natalizio e lo scrivo adesso che i postumi della sbornia stanno passando. Ieri sera sono andato a ballare - sorvolerei sul mio outfit azzurro e blu che mi faceva assomigliare a un puffo. Puffo Zara tipo, quello che vuole essere più biondo di Puffetta - e mi sono divertito. Nel senso che dopo due Negroni si divertirebbe anche il Papa, che peraltro farebbe molto meglio a impiegare il suo tempo a scolarsi intere bottiglie di Martini invece di dire minchiate tutt'altro che pacifiche.
Stamani mi sono svegliato con un mal di testa allucinante e con una voce che parevo Bane doppiato da Filippo Timi. Vagavo per casa in modalità zombie-style in cerca di caffè o acqua, con chiunque che mi faceva un qualche appunto non richiesto su quanto fosse pessima la mia voce e io che radunavo le ultime energie rimaste per replicare NON VOGLIO IL MIELE DATEMI ACQUA, ACQUAAAAA.
Il mio sentitissimo regalo di Natale per voi è un video di YouTube che mi ha passato un amico stamani, quando la mia testa stava esplodendo e il dramma di mia madre era se col dolce di oggi ci stessero meglio le forchettine o i cucchiaini. Praticamente insegna tutti gli accorgimenti per evitare o ridurre i postumi della sbornia. Tipo non bere.
A parte gli scherzi, ci tengo a farvi tantissimi e zuccherosissimi e sintatticissimi auguri di Natale. So che non sono un granché, ma sempre meglio di... non so, dell'ultimo libro di Bruno Vespa.
Dio Santo, non esiste augurio peggiore.