Considerazioni sull'originalità indotte da una bionda piccola


Qualche sera fa mi trovavo in birreria in compagnia di due amiche e di una creatura piuttosto ubriaca che cercava di attentare alle nostre preziose virtù. Dio, i bisessuali credono di poter fare quello che vogliono solo perché hanno letto su wikiquote quella frase di Woody Allen che li loda. NOTIZIONA: guardate che se siete brutti e importuni e puzzate di aceto non ve la diamo lo stesso, eh. E insomma ero impegnato a reprimere l'idea di ucciderlo servendomi di uno spazzolino elettrico Oral B Trezone che stando alla pubblicità è più pericoloso di un fucile anticarro, pertanto ho avuto modo di fare qualche riflessione sull'originalità.

In particolare, pensavo di essermi sempre ritenuto una persona originale. Non solo per il fatto che il mio portacellulare è un calzino spaiato o che scrivo il sì-affermazione con l'accento o che so fare l'imitazione di Topolino che imita Pippo, ma anche per altre cose magari meno gravi dal punto di vista clinico. Questa cosa di essere originale mi è sempre piaciuta e ha sempre contribuito ad aumentare la mia autostima. A ventitré anni, tuttavia, è il momento di metterla in discussione.

Per due motivi: per cominciare essere originali non è tutto, come mi ha detto una volta un tizio. Il che è vero, però c'è anche da dire che quel tizio era di una noia mortale. Il che mi fa pensare che quelli che criticano l'originalità siano le persone banali.

Ma soprattutto un secondo pensiero ha minato la mia consapevolezza: non sarà mica che io mi vedo originale e invece non lo sono affatto? Per spiegarvi questo concetto mi servirò di un simpatico aneddoto, che riguarda un tipo con cui sono uscito diverso tempo fa - sì, lo so che tutti i miei aneddoti riguardano persone con cui esco, tipo l'assassino di Gello o il ragazzo coi raggi o Mery la meretrice, ma non è colpa mia se la metà di quelli che incontro sono casi umani.

Insomma dopo un appuntamento che -per fortuna- era giunto al termine, lo stavo riportando a casa con la mia macchina e mi informavo sulla strada da compiere mentre guidavo. "Qui vado a dritto, giusto?" "Sì sì, qui a dritto". Tutto ad un tratto grida "NO A DESTRA!!!" facendomi inchiodare in mezzo all'incrocio, e poi "AHAHAH scherzavo era a dritto AHAHAH".
Ora, a parte il fatto che l'ho praticamente scaraventato fuori dalla macchina, avete capito cosa intendo? Magari anche lui si sente originale, mentre invece è solo idiota. E se io fossi come lui? Se anch'io stessi scambiando l'originalità con quella che è semplice sindrome di deterioramento demenziale?

Quella sera, in birreria, pensavo a queste cose e vi dirò: non sono arrivato ad una risposta definitiva, forse perché io sono così, originale o demente che sia, ma sono riuscito a compilare un sottobicchiere scrivibile che adesso troverete là, appeso ad uno specchio.

  
E, come vedete, ho scritto il sì-affermazione con l'accento.


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