Mi pare di arguire che oggi è il 12/12/12, come mi viene ricordato da calendario, cellulare, radio, tv, giornali, blog, twitter e praticamente metà dei miei contatti facebook - ragazzi, ma se ci emozionano così tanto 'ste cose, non so, compriamoci la wii, o un libro sui templari. Comunque, oggi è davvero un giorno speciale: non solo per la data simpatica fatta di numeri tutti uguali (l'anno scorso era di tutti 1 e per l'occasione scrissi due post:
link1,
link2), ma soprattutto perché
la mia sorellina adorata e scema compie gli anni.
Mia mamma l'altro giorno mi fa: "Ale, perché non le organizziamo una colazione a sorpresa per farle gli auguri prima di tutti?", "Oh, madre, che idea deliziuosa!", "Bene, fallo tu. E muoviti, anche"
A parte la crudeltà di mia mamma, una colazione a sorpresa è un'idea carina: il festeggiato si sveglia ed è talmente rincoglionito che non ce la fa a sospettare una colazione in suo onore. Tuttavia va organizzata bene. Conscio di questo, mi sono chiesto: cosa farebbe Enzo Miccio al mio posto? A parte indossare un completo beige, credersi bello e assumere una faccia schifata da prendere a ciaffate, che è l'espressione naturale di Enzo Miccio.
Allora ho pensato ad un cd con alcune canzoni importanti, poi dei manifestini con delle foto che la mettessero in terribile imbarazzo, poi una tovaglia bianca con disegnato sopra qualcosa di gay e colorato, poi il regalo e infine dei palloncini.
Ebbene, ieri sera parto e vado a comprare 'sti palloncini. Entro in una cosa come due milioni di negozi. Alla Coop non ce li avevano. Al Brico neppure. Cartolandia era chiuso, così pure un'edicola vicina, ed era chiuso anche Cartè, anche se c'era dentro una commessa che non mi ha voluto aprire e che per questo non dico che spero che soffochi schiacciata da Moira Orfei, ma qualcosa di simile, ecco. Infine sono andato dai cinesi.
Quando ci viene il timore che l'Oriente conquisterà l'Europa, non occorre addurre motivazioni economico-sociali: basta entrare in un negozio di cinesi. Sono sconfinati, hanno in diffusione qualcosa di nippo-trash-dance, sono pieni di oggetti tamarri e mutande sempre troppo larghe. Eppure avevano i miei palloncini, così li afferro con gaudio e torno a casa soddisfatto.
E questo è il risultato. Una colazione a sorpresa, dove incombe un'invisibile presenza cinese.
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