Sono in biblioteca ed è appena successa una cosa gravissima: il distributore di merendine si è mangiato i miei sessanta centesimi senza darmi il pacchetto di schifezze che volevo legalmente acquistare, così ho dovuto sborsare altri preziosi sessanta centesimi e adesso queste patatine hanno l'amaro sapore della delusione.
Ho bisogno di distrarmi per non pensare al tragico accadimento. Potrei fare come questi due alla mia destra che si stanno sfidando a Ruzzle, o queste due alla mia sinistra che si stanno sfidando a Ruzzle,MA PERCHÉ NON CHIUDETE RUZZLE E ANDATE A SCOPARE? Scusate, sono le patatine che me lo fanno dire, scusate, scusate.
Niente Ruzzle per me, non mi va la rete sul cellulare. Allora potrei fare come questo qui davanti che studia, ma indossa sia la sciarpa che la maglietta a maniche corte, che è un po' particolare come combinazione, no? Nel senso, faccio bene a non considerare che esiste per questa SCELTA ASSURDAMENTE IDIOTA, NO? Scusate, le patatine.
Mi concentro sul tavolo dei fighetti più in là, quelli che vengono qui non tanto per studiare, quanto per mostrare i loro maglioni attillati della Fred Perry e sbatterti in faccia il fatto che vanno in palestra. Bellini, sì, tutti ugualini, IL NUMERO SERIALE DOVE VE L'HANNO STAMPATO, SUL CERVELLO? 'ste patatine, Dio, potenti.
Oh, ma ecco che la stragnocca si avvicina al tavolo dei fighetti. Tutti i fighetti si risvegliano e a turno cercano di fare una battuta per attirare l'interesse della femmina. Posso scorgere nei loro occhi la competizione per la conquista della di lei vagina. C'è quello con la felpa della Hollister (fighetto #1025) che è in clamoroso svantaggio, invece il finto nerd (#042) sembra recuperare punti rispetto a capelli-a-caschetto-in-stile-one-direction (#1D), che è dato per vincitore. Ma... aspettate... colpo di scena! Lei si va a sedere da sola, rispettando effettivamente la regola per la quale una lucchese non la dà mai. NON IN BIBLIOTECA, ALMENO. Patatine, sì.