Mi sono accorto che nessuno in questo Paese si è mai occupato di assolvere un compito indispensabile per la nostra sopravvivenza culturale. Non mi stupisce che i governi della Repubblica non si siano mai presi questa responsabilità, occupati come sono stati a raccontare barzellette in televisione o depenalizzare il falso in bilancio, ma mi dispiace che nemmeno ci siano stati segnali di interessamento da parte delle maggiori fonti di informazione italiane, e mi riferisco chiaramente all'Accademia della Crusca e agli sceneggiatori di Un medico in famiglia. Sto parlando di spiegare quale differenza sussista tra l'essere bello e l'essere figo.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una tale confusione dei due termini che adesso si dice figo anche per riferirsi a qualcosa che è solamente bello, e viceversa. Invece, pur ammettendo una certa elasticità nell'uso delle parole, il significato tra i due vocaboli è molto più preciso di quanto parrebbe. In fondo l'italiano è una lingua meravigliosa anche perché non richiede tutto questo rigore lessicale, e va bene che "le parole sono importanti" ma dipende dalla delicatezza della situazione, io credo.
Il bello è qualcosa di puro, di autentico, di naturale. Una persona è bella perché lo è, perché rispetta certi canoni fisici e... artistici, oserei dire. La bellezza è collegata strettamente all'arte, e anche per la bellezza degli esseri umani è così.
Il figo è un concetto abbastanza perpendicolare. Ha più a che fare col fascino, che con la bellezza. Il figo è un tipo, è quello che "ha un che", è quello che può benissimo anche essere sporco e corrotto, perché ci smuove gli ormoni nello stesso modo.
Vorrei chiarire questo concetto con un grafico che mostra degli esempi concreti. Ricordo che il grafico è stilato sulla base dei miei gusti personali, pertanto potrebbero differire da quelli della massa e non dovete prenderlo come modello scientifico di riferimento, anche se è tutto quello che sono riuscito a produrre in due ore di biblioteca quindi vedete di apprezzare lo sforzo, per favore.
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