Cerco casa disperatamente


Come forse sapete, d'altronde è solo la notizia più popolare in questi giorni dopo la nascita del Royal Baby, a inizio autunno mi dovrò trasferire a Torino per studiare (e possibilmente lavorare). La cosa mi elettrizza oltremodo e, nonostante abbia iniziato questa frase solo per poter scrivere "oltremodo" che è un avverbio desueto ma molto chic, non vedo l'ora di cominciare questa nuova avventura. Certo, lascerò qua alcune persone a cui voglio un kappa di bi, ma direi che alle cose melodrammatiche ci penserò più avanti: prima ci sono alcune terrificanti problematiche da risolvere. Per esempio, trovare casa.

Ora, dovete sapere che io sono proprio inesperto in questo campo. Avendo fatto l'università a Pisa, mi è sempre convenuto pendolare da casa alla facoltà tutti i giorni, tanto i mezzi pubblici lucchesi fanno solo quei quaranta minuti di ritardo che ben concorrono al nobile scopo di farti integrare in una società di proletari incazzati.

Affronterò la questione suddividendo tutte le mie turbe in pratici paragrafetti.




TIPO DI ALLOGGIO
Coabitare con altre persone comporta necessariamente la condivisione di alcuni spazi comuni, come il bagno e la cucina, e il rischio di -udite udite- dover socializzare con esseri umani. Tali esseri umani potrebbero essere antipatici, sporchi, irrispettosi, omofobi, saccenti, casinisti o, infine, ingegneri. D'altro canto, vivere in un monolocale per conto mio significa avere più spese da non poter dividere, oltre al fatto che sarei sempre solo e che in una mansarda di quindici metri quadri rischio di sclerare. Perciò, coabitazione o monolocale? Ho deciso che mi vanno bene entrambe le opzioni e do la priorità al risparmio. Attualmente mi sto concentrando su una camera singola ma in una casa con altre persone.

TIPOLOGIA DI COINQUILINI
Nel caso, più probabile in effetti, in cui mi trovassi a valutare una casa per coabitare, le mie amiche esperte in coinquilini di merda mi hanno fornito alcune dritte per identificare la fauna umana migliore. Hanno cominciato a snocciolarmi informazioni che riporto:
- no più di cinque per casa
- no musicisti
- no coppie
- no disoccupati
- no matricole
- no over 30
- no americani
- no prostitute ucraine
- no mammoni
- no cagacazzi
Praticamente devo rivolgermi a un'agenzia di casting.

ZONA DELLA CITTÀ
Attualmente sto dando la priorità alla zona della città in cui abitare. Ci sono zone più o meno care, zone più o meno tranquille, zone più o meno pericolose, come in ogni città. Inizialmente un parametro di scelta era quello della distanza, ma poi ho scoperto che la mia scuola si trova nel baricentro preciso dei nuclei criminali di Torino, come possiamo vedere dalla seguente mappina.


Ora, i vantaggi di abitare in quella zona sono molteplici: sarei vicinissimo alla scuola e le case costano di meno. D'altra parte, c'è da tenere presente l'importantissimo coefficiente PARA. Vedete, ogni essere umano ha dentro di sé un valore variabile che misura la sua tendenza ad essere paranoico. Per esempio, uno può sbattersene altamente se sotto casa due rumeni si stanno accoltellando oppure può trovare la cosa più preoccupante. 

Vediamo dove mi colloco io nella scala di paranoia:


Come potete vedere, per quanto mi piacciano gli scambi culturali, le esperienze adrenaliniche e i rischi del mestiere, tendo ad una certa prudenza. Per cui sto optando per un alloggio un po' più lontano dalla scuola ma che non mi faccia impazzire.

Questo è quanto. Se avete consigli, suggerimenti, contatti, sono tutti ben accetti.


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