Russian roulette


È strano come passino mesi senza che tu senta parlare di una certa cosa, e poi in un solo giorno ti capita di averci a che fare diverse volte. Non vi è mai capitato? A me sì, ieri. L'ultima volta che avevo sentito parlare della Russia era quando mi sono informato sulla nazionalità delle Serebro, che sarebbero quelle graziose signorine che cantano Mama lover.

Nella foto, le Serebro mentre si allenano in macchina:
ogni occasione è buona per esercitarsi.

Invece, ieri ho avuto a che fare con la Russia per tre volte.


#1, Anna Karenina
Nella foto, Belen dove
si meriterebbe di stare

Sono andato al cinema all'aperto a vedere Anna Karenina, che praticamente è la storia di una donna che diventa molto libertina e per questo viene denigrata dall'alta società. Un po' come Belen Rodriguez, se solo Belen Rodriguez non parlasse come un tricheco ferito, e se solo Belen Rodriguez fosse bella almeno un briciolo di quanto è bella Keira Knightley, e insomma non so se si è capito ma Belen Rodriguez non mi sta tanto simpatica.

Andare a vedere Anna Karenina si è rivelata una bella esperienza per vari motivi, che vado ad elencare: il conte Vronskij; il film che tutto sommato ha delle trovate interessanti; i baffi del conte Vronskij; la fauna umana presente in sala, costituita dal 95% da donne sulla cinquantina; gli occhi del conte Vronskij; nei momenti di più alta drammaticità, percepire gli eterosessuali maschi che se li dormivano sonoramente; le mani del conte Vronskij, sì, anche le mani.


#2, il tizio di Grindr che parla solo russo


Le premesse non erano delle migliori, insomma. Ma se c'è una cosa che ho imparato dalla Bibbia, è che quando sei curioso non è un reato così grave affidarsi a Satana. Che in questo caso è Google Translate. È iniziata una simpatica conversazione sull'Italia e sulla Russia, che è stata curiosamente interrotta quando mi ha chiesto se io avessi un'attività o una passività.

Tornato dal cinema, mi dispiaceva averlo abbandonato lì e allora gli ho chiesto quando sarebbe partito, e lui ha risposto che il giorno successivo sarebbe tornato a Mosca, e io mi sono tanto sentito Anna Karenina quando il conte Vronskij le dice che l'esercito lo convocava in quella fredda città del nord dove lui sarebbe morto pensando a lei e tutte le donnette in sala piangevano tranne quella che se ne è uscita con una considerazione piuttosto fuori luogo sulla collana di Keira Knightley. 


#3, Putin approva la legge anti-gay

Già. In questi giorni in Russia ci sono degli scontri perché è stata appena approvata la legge che vieta la propaganda omosessuale. È una cosa che fa rabbrividire. In Russia non si può parlare bene di omosessualità, non si può parlare di gay ai minori, non si può far parte di associazioni che difendono i diritti lgbt, non si può essere pubblicamente omosessuali. Putin minaccia anche di sospendere i rapporti con i Paesi che permettono ai gay di sposarsi. Non è niente, se si pensa che in alcuni Stati l'omosessualità è punibile con la condanna a morte, ma a me fa strano pensare a questa situazione quando qui litighiamo su quanto sia o non sia esagerato un Gay Pride.

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