Che belli i fashion blog.
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
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AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA oddio vi giuro è difficilissimo dirlo rimanendo seri, ma voi ci riuscite?
Un mio amico - quello etero e single che sembra James Blunt, se volete ve lo presento ma poi mi pagate un Mojito, grazie - qualche settimana fa mi ha chiesto cosa fosse un fashion blogger. Io gli spiego, molto cautamente perché per queste cose ci vuole un certo tatto, che il fashion blogger è la creatura che apre uno spazio virtuale per mostrare come sia possibile abbinare i propri cenci per creare degli outfit deliziosi. L'idea è che non solo le star del cinema, ma anche noi poveri disgraziati possiamo vestirci bene per gli eventi mondani a cui partecipiamo, come ad esempio la Sagra della Ranochiocciola o il Festival di Lamporecchio.
Lui all'inizio sembra non capire. Mi vuoi dire che queste persone si mettono la roba che hanno in casa e poi si scattano foto e le fanno vedere a tutti?, mi fa. Sì, gli dico io, sì amico etero e single che sembra James Blunt che se volete vi presento a patto che poi mi offriate l'aperitivo: loro aprono l'armadio, indossano la solita roba che noi sappiamo benissimo aver comprato a Piazza Italia, poi vanno nel campo di granturco dietro casa che probabilmente odora di sterco e chiedono al cugino se può scattargli qualche foto che poi modificheranno con un filtro vintage.
Il mio amico sembra pensieroso. Ma la gente li legge?
Io prendo un respiro profondo. Sì.
Non fraintendetemi, non ho niente contro le fashion blogger. Chiaro, mi sdubbia il fatto che così tante persone siano quasi dipendenti dai suggerimenti di look, così come mi sdubbia il fatto che così tante persone trovino appassionante Cinquanta sfumature di grigio, o così come mi sdubbia il fatto che così tante persone credano che il vero giornalismo sia quello di Giletti. Ma non è che ce l'ho coi fashion blogger, o con Cinquanta sfumature, o con Giletti. Cioè, con Giletti sì, voglio dire, è la carnificazione del qualunquismo.
Ma non è che mi rode perché la gente legge i fashion blog e non Zucchero Sintattico, ecco. E ve lo dimostrerò con una serie di post.
Stay tuned, come direbbero i fashion blogger.
State tonnati, come dico io.
P.S.
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