I tacchi


La mattina era iniziata in modo tranquillo. La luce del sole che filtrava dalle finestre, il cielo terso, io sdraiato sul mio letto a contemplare il soffitto, inebriato da dolci pensieri di morte, gli uccellini che si godevano la bella giornata cinguettando ed emettendo altri irritanti versacci, la poesia degli ultimi giorni d’estate.

E poi tutto cominciò a tremare. Subito le nuvole coprirono il sole, e l’oscurità avvolse la Terra. Gli uccellini non cinguettavano più, erano auspicabilmente tutti morti. Terrificanti rumori provenivano dal salotto. 
TONF, TONF, TONF, TONF. 
Si avvicinavano sempre più, mi sentivo perduto. 
TONF, TONF, TONF, TONF. 
Un gigante? 
Un Tirannosaurus Rex? 
Godzilla?
No: mia sorella sui tacchi.

Insomma, stamani mia sorella si è comprata il primo paio di tacchi, in occasione di un matrimonio. Siccome è particolarmente sagace, ha cominciato col tacco 12. Le conseguenze principali sono che quando si muove sembra un robot e poi è altissima. Se si tinge d’oro e inizia a parlare a scatti sarà tale e quale a C-3PO, o a Lady Gaga.

Non c’è niente da fare, donne: io vi stimo, nella maniera più assoluta. Non solo avete dovuto affrontare un mondo che vi ha sempre considerate inferiori, schiave, deboli, non solo avete dovuto combattere e state ancora combattendo le battaglie per il diritto di voto e le pari opportunità, non solo vi trovate in questo occidente tendenzialmente maschilista nel quale non è raro sentire perle d’intelligenza come “se si mette la minigonna poi è chiaro che la violentano”, non solo talvolta appare quasi scontato che siate voi a dovervi occupare della casa e della famiglia, non solo dovete fare i conti con altri individui di sesso femminile che cercano di boicottarvi dall'interno (penso alla Biancofiore, per dire), ma dovete pure subire tutte quelle mini-pressioni sociali della femminilità, quindi niente cellulite, niente rughe, essere sempre a posto, essere sempre un passo avanti, niente fidanzati troppo vecchi sennò ti vuoi approfittare della loro ricchezza, niente fidanzati troppo giovani sennò ti vuoi approfittare della loro bellezza, 
ma soprattutto dovete imparare ad andare sui tacchi.

Io vi amo comunque, sia sui tacchi che con le Converse, sia che ci teniate alla vostra femminilità sia che ve ne freghiate, sia quando vi imparanoiate sulla vostra apparenza sia quando decidete di sbattervene altamente.




“Pronto, nonna, ciao, come stai?
Sì, io bene, sai stamani 
mi sono comprata i tacchi.
Eh. Quando cammino insomma, 
se sto ferma bene.





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