Il mio psicanalista immaginario sostiene che le persone sarebbero più felici di attendere il Natale se fossero già felici per conto loro. Recentemente mi ha detto che la magia del Natale è come moltiplicare per trentaquattro: se tu sei 100, fa 3400. Se sei zero, fa zero.
Se sei Tredici, fa - prendo la calcolatrice, scusate - fa 442, che effettivamente non è male, poteva andarmi peggio, e questo 442 è formato da famiglia, amici e vivere in un Paese dove non c'è la guerra (anche se, be', c'è Forza Italia da vent'anni). Tutte cose bellissime, ovviamente, ma spesso arrivo al 25 Dicembre con un unico, piccolo rimpianto: quello di non poter cantare il vero simbolo del Natale, quello che rende questa festa realmente unica e speciale, e cioè non Gesù bensì Mariah Carey. Perché il Natale non è un alberello illuminato, non è consumismo, non è la natività, non è che tutti sono più buoni: il Natale è All I want for Christmas is you.
Ho deciso che avere questo rimpianto è inutile. Posseggo un sacco di complementi oggetti da sostituire allo you finale della canzone. Anch'io voglio godermi le cose belle di questa festa: i sorrisi, i regali, le cene, gli addobbi, le luci, e pure le canzoni di Mariah Carey. Perché la magia del Natale la sentono anche le persone sole.
All I want for Christmas is you, pandoro riscaldato nel forno.
All I want for Christmas is you, spot di Andrew Cristian con tanta gente mezza nuda.
All I want for Christmas is you, canzone natalizia dei Killers.
All I want for Christmas is you, saldi.
All I want for Christmas is you, diagnosi di raffreddore cronico per Alessandra Amoroso.
All I want for Christmas is you, Negroni sbagliato ma fatto come si deve.
All I want for Christmas is you, ritorni.
[...in aggiornamento]
E comunque ieri ero in cucina. In casa c'eravamo solo io e mia sorella. Quando torno in camera, getto un'occhiata veloce sul letto. Proprio sopra una pila di vestiti che terminavano con un paio di boxer della Coca Cola (me li hanno regalati, giuro) stava posato un Bacio Perugina. Mia sorella giura che non ce l'ha messo lei, e tendo a crederle, visto che conoscendola so che se lo sarebbe mangiato, ma allora... chi è stato? Babbo Natale esiste, e mi vuole bene.
Etichette: Auguri virtuali