Prometto




Prometto che non crederò mai più, mai più in vita mia, che ​il Parlamento italiano possa rappresentarmi in qualche modo.

Prometto che non sprecherò mai più energie a pensare che il sistema politico italiano possa portarmi, ora o in futuro, una qualche forma di giustizia disinteressata, senza calcoli, senza giochetti di poltrone, senza rivendicazioni, senza voler qualcosa in cambio, ma solo perché è così che deve essere.

Prometto che non spererò mai più, neanche in piccolissima parte, nemmeno nel più profondo del mio cuore dove si annidano le speranze che vogliono restare nascoste, a costo di radere al suolo ogni sorta di nascondiglio e anfratto e insenatura in cui le speranze potrebbero segretamente germogliare, prometto che non spererò mai più nell'Italia.

Prometto a me stesso, che è quello che ne ha più bisogno, che non piangerò più, che non mi verrà più l'ansia, che non starò più male, che non metterò in gioco i miei sentimenti fino a compromettere la salute, il benessere mentale, il sonno, la produttività, l'essere comprensivo o sensibile o tollerante o aperto o disposto all'ascolto, prometto che non mi farò più illusioni, prometto che non sognerò mai più di vivere in un Paese che mi riconosce ed è orgoglioso di avermi tra i suoi cittadini.



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